Pagina:Isernia - Istoria di Benevento I.djvu/192

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Zotone, uno dei primi condottieri delle sue genti, aggiungendo questo ducato ai due del Friuli e di Spoleto. Altri scrittori invece han creduto che Zotone fosse stato assunto dai trenta duchi alla Signoria di Benevento, ma gli storici più accurati tanto italiani che stranieri ritennero che fu eletto duca dal re Alboino nell’anno 571. E però, in tanta dissonanza di opinioni e oscurità di fatti, nel narrare le principali vicende del governo di Zotone, mi atterrò anzitutto a pochi contemporanei scrittori tedeschi che si fecero a studiare di proposito un sì difficile periodo dell’istoria del medio evo, nonchè alle copiose cronache locali.

Il ducato di Benevento nei primi tempi della Signoria di Zotone fu certamente limitato alla città di Benevento e al breve territorio circostante; ma nei quattro lustri che Zotone resse il suo piccolo Stato, gli venne fatto di dilatarlo man mano, e di estenderlo sulla massima parte dell’Italia meridionale. Però delle sue prime conquiste ci fan difetto le minute notizie, nè abbiamo certezza del numero e valore delle sue schiere, nè degli anni durati per sottomettere tante terre e castella, nè in quali paesi ebbe a durare maggiori difficoltà. Ma con tutto ciò non è dubbio che egli conducesse queste guerre senza concorso alcuno dei re longobardi, imperocchè il re Alboino fu trucidato nel 573, e si ha per indubitato che non estese le sue conquiste nell’Italia meridionale; e Clefi, il suo successore, perì gloriosamente in battaglia dopo un anno e mezzo di regno, e alla sua morte seguì un periodo di dieci anni, nel quale i longobardi non elessero altri re, e i loro trentasei duchi, che tennero in quell’intervallo di tempo il governo del regno, non attesero ad altro che a serbarsi indipendenti.

Ma se a Zotone non fallì il disegno di conquistare agevolmente nel volgere di pochi anni, e unicamente con le proprie forze, le migliori contrade del mezzodì d’Italia, ciò provenne in primo luogo dall’essere stato in quel tempo l’imperadore Tiberio, succeduto a Giustino, per guisa occupato nella guerra persiana, da non trovar modo di spedire un pò di armata nell’Italia inferiore. E benchè non si abbia una notizia ordinata