Pagina:Isernia - Istoria di Benevento II.djvu/107

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buona parte della sua gente in agguato, investì d’improvviso gli aggressori e li disfece. Il papa allora conoscendo che la sua armata non avrebbe potuto da sola far testa alle milizie di Ruggiero, pregò di aiuto Roberto principe di Capua, figlio a Giordano IL Quel principe non solo accettò lo invito, ma seppe acquistarsi il favore anche del conte Rainulfo, che prima era devoto a Ruggiero. Amendue gli alleati diedero principio alla campagna col cingere d’assedio il castello di Lapillosa, ove accorse pure in loro aiuto U Rettore Guglielmo con due mila beneventani, ma il successo non rispose ai vanti, poiché dopo varii tentativi per insignorirsene, fu forza desistere dall’impresa. Onorio, caduto dalle sue speranze dopo un tale insuccesso, tornò in Roma, raccomandando la città di Benevento a Gualtieri arcivescovo di Taranto, e ingiunse a Guglielmo di consegnare a Gualtieri il denaro desunto dalle Regalie, affinchè se ne fosse potuto avvalere per la difesa della città. Questo arcivescovo poi acquistò bella nominanza, e si attirò la simpatia dei beneventani per la sua liberalità, e anzitutto per avere edificata col proprio danaro una basilica, che ora non più esiste, in cui fece riporre i mortali avanzi dei santi Gennaro vescovo, Festo diacono, e Desiderio lettore della chiesa beneventana.

Intanto nella primavera del 1128 il conte Ruggiero, che era tornato in Sicilia, passò lo stretto con poderoso esercito di Siciliani, e mediante prosperi fatti d’armi ridusse alla sua ubbidienza Taranto, Otranto, Brindisi, Oria e molte castella. Di che impensierito il pontefice si recò con un drappello di soldati romani in Benevento per metterla in istato di difesa, ma trovò che nè il principe Roberto, nè il conte Rainulfo aveano posto in abbandono la città, ma che anzi eglino con molta mano di beneventani aveano stretto di assedio il castello di Torre Palazzo che si teneva per Ugone Infante, e il quale fu espugnato dopo lunga difesa. Il papa, lieto da non dire per questo fatto, adunò la maggior parte delle milizie pontificie, a cui si aggiunsero le numerose schiere degli alleati, e mosse ardimentoso verso la Puglia, secondando l’invito di quei popoli, conturbati dalle