Pagina:Isernia - Istoria di Benevento II.djvu/32

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del tutto; ma tuttavia l’assedio si prolungò per qualche altro mese, finché, posta giù ogni speranza, fece ritorno Pipino con parte delle sue schiere in Roma, per assistere alle feste che si sarebbero celebrate per l’incoronazione del padre. Nel giorno 25 decembre dell’anno 799 fu Carlo Magno in S. Pietro assunto dal pontefice Leone III alla dignità d’imperadore romano, e il suo figlio Pipino dichiarato re d’Italia. E in tal modo consumavasi il più grande evento che si sia avverato per mille e più anni nella storia Europea, quello che felicissimo apparve senza dubbio a quei dì, ma che produsse poi l’infelicità di molti popoli, e principalmente degli italiani. (Cesare Balbo)

Dopo la sua incoronazione, Carlo Magno volse tutti i suoi pensieri alla conquista del principato di Benevento, e Pipino, tornato al campo, riprese con nuove truppe la guerra contro Grimoaldo, invadendo a prima giunta l’Abruzzo. Indi strinse d assedio la città di Chieti che, difesa da un bravo comandante, a nome Roselmo, trattenne lunga pezza sotto le sue mura l’intera armata nemica; finché fu presa d’assalto e distrutta, e il comandante Roselmo fu tratto prigioniero in Francia. Ma per la rigidezza della stagione non fu dato in quell’anno ai francesi di poter varcare i confini dell’Abruzzo, e addentrarsi nel principato.

Indi Pipino mise l’assedio alla città di Ortona, che dopo breve resistenza si diede a discrezione, e poscia si avanzò celeramente nel cuore della Puglia, e con tutto l’esercito cinse d’assedio la città di Lucera, che nel corso di più mesi fu segno a molti e fierissimi assalti, e che infine, strema di viveri e di difensori, gli si arrese.

Pipino gioì molto della conquista d’una città sì importante per la sua postura e, dovendo sospendere le ostilità, per essere sopravvenuto l’inverno, vi lasciò un vigoroso presidio, e a comandante lo stesso Guinigiso, duca di Spoleto. (Eginardo) Ma anche Grimoaldo non disconobbe quanto rilevava il riprender Lucera, prima che cessasse la tregua, o perciò, non appena seppe che il grosso dell’esercito nemico erasi dilungato, accorse col fiore delle sue truppe per e-