Pagina:Isotta da Rimino Mazzucchelli.djvu/30

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nuova prova della passione, ch'ebbe per renderla famosa; e se da altri si fece incidere, giova a farci apprendere, che il concetto, ch'ella ebbe, si estese oltre i confini dell'animo di Sigismondo.
V'ha chi crede, che anche la Sigla composta delle due lettere S. e I; cui usava Sigismondo in questo modo come in varj marmi, e in alcune medaglie si vede, e massimamente nel sepolcro d'Isotta, fosse da lui presa per indicare Sigismondo-Isotta. Ed è assai ciò verisimile, comecchè possa anche interpretarsi per la prima sillaba del nome Sigismondo, siccome ha osservato Giuseppe Malatesta Garuffi (38)1, il quale in oltre è d'opinione, che le due mani insieme unite in atto d'impugnare un baston di comando, le quali si veggono ne' due marmi, che servono di sostegno d'un poggiuolo del Palazzo di Sigismondo ora posseduto dall'Ospitale della Misericordia di Rimino, vi si facessero da lui incidere, allorchè con Isotta celebrò le sue nozze, per contrassegno di scambievole predominio, ed unione sì di fedeltà, che di affetti.

Sia ciò com'esser vuole, assai maggior fu l'onore, che Sigismondo fece alla sua Isotta destinandole una magnifica sepoltura nel celebre

  1. Lettera Apologetica cit.