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Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/116

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92 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

gnor Munzinger, negroide nativo dell’Amara, conducendo un puledro ed un mulo che portavano acqua e viveri; io gli tenevo dietro cavalcando un buon mulo; poi alla coda della colonna si affannava il somarello carico della mia roba, accompagnato dal proprio conduttore, dal mio piccolo servo Gabrù, e da un tal Sciangallo, il quale, essendo armato d’un vecchio fucile da munizione, ci serviva di scorta.

Varcate alcune pieghe del terreno, il nuovo sole si leva splendidissimo e mi permette di osservare l’aspetto del paese. Si vedono all’innanzi rilievi irregolari, poco elevati, di color rossigno ed aridissimi; più in là, colline biancastre, assai sterili ed alte montagne violacee od azzurre in lontananza. Lungo la strada, si incontrano, da quando a quando, profondi burroni, scavati forse dalle acque torrenziali che in varii punti hanno ricoperto il suolo di un potente strato di sabbie e di ciottoli tolti alle montagne; ma l’acqua stessa non si rinviene in alcun luogo, comunque ad ogni passo si appalesino irrecusabili testimonianze del suo passaggio. Le sole creature viventi che si mostrano al viandante in quella desolata solitudine sono la comune gazzella, la pernice del deserto (Pterocles), le cui penne imitano il fulvo del terreno sul quale dimora, e rari uccelletti che sembrano smarriti. La vegetazione è rappresentata da grame acacie, da pochi cespugli di salvadora, da qualche ingiallita graminacea, che si raccolgono di preferenza nelle concavità del suolo, in cui a vicenda si difendono dalla siccità e dell’arsura. In breve tratto di piano, coperto di sottil crosta di terra vegetale, ove si coltiva il dura, essendo compiuto il raccolto, vedonsi sparpagliati in disordine sul suolo polveroso i culmi pesti e monchi.

Proseguiamo il nostro cammino fra piccoli rilievi e poggi formati di arenarie, di calcari, di gessi, geologicamente assai recenti, ricoperti in alcune località da un deposito di ciottoli e sabbie, i cui elementi (graniti, porfidi, quarzi, scisti) provengono dalle vicine montagne. In qualche punto a questi materiali si associano piccoli pezzi di lava che diventano sempre più fitti nelle adiacenze di certi monticelli, la cui natura vulcanica è rivelata dalla forma conica e dal colore nero o rossigno. Da un tal fatto e dalla esistenza di alcune vere colate di lava, sovrapposte alle arenarie ed ai calcari, si deve arguire