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Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/133

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giori di quel che non sieno colà le dimore dei vivi. Consistono abitualmente in costruzioni di pietra scura, a secco, di forma cilindrica, coperte superiormente di uno strato di ciottoletti bianchi. Se però la tomba appartiene ad un Bogos morto per mano nemica, le pietruzze son nere, tranne il caso in cui l’uccisore fosse un re straniero. Le pietre nere sono, il simbolo del sangue sparso che domanda vendetta, ma, secondo i costuni di quelle tribù, i re non sono tenuti a pagare il prezzo del sangue versato. I monumenti funerarii dei notabili e dei capi sono più grandi e raggiungono fin 20 piedi d’altezza. Bene spesso tali fabbriche si trovano riunite nel numero di quattro, cinque o più, in un recinto circolare, formato di un basso muricciuolo esso pure ornato di pietruzze bianche.

Eccomi finalmente nel territorio di Keren, spazioso bacino attorniato di monti granitici, in cui la vegetazione scarseggia assai meno che nelle adiacenze di Abi Mentel. Non vi mancano praterie, folti boschetti, rigogliosi baobab; ma l’aspetto del paese dimostra che vi regna sovente una estrema siccità. Il villaggio, che si asconde all’ombra di una gran rupe tagliata a picco, risulta di forse duecento capanne di paglia, per lo più in foggia di cupola, tra le quali risaltano le mura bianche della chiesuola eretta dalla missione cattolica.

I miei compagni abitavano una casuccia rustica circondata da una siepe di pruni (che rinserrava anche un capannone per uso dei servi e per la cucina); ma siccome non era abbastanza capace per tutti, Antinori mi fece preparare, entro al recinto, la sua tenda con un buon letto, lusso, di cui io mi ero svezzato da Massaua in poi: e se la prima notte il mio sonno non fu dei più tranquilli, debbo accagionarne le iene, che da sera a mane non cessarono di ululare, ed i cani di guardia del villaggio che rispondevan al concerto con lamentevoli latrati.

L’interno dell’abitazione era convertito da Antinori e Beccari in un laboratorio di storia naturale, in cui attendevano coll’usata loro solerzia alla preparazione di animali e di piante, frutto delle caccie e raccolte giornaliere. In breve spazio di tempo il primo avea già messo insieme, coadiuvato dal giovane abissino Said, da lui iniziato all’arte tassidermica, una eletta collezione di uccelli e mammiferi, in perfetto stato di conservazione; mentre il secondo, oltre ad un ricco erbario, aveva apparecchiato nu-