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Pagina:Issel - Viaggio nel Mar Rosso e tra i Bogos, Milano, Treves, 1876.djvu/136

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108 viaggio nel mar rosso e tra i bogos.

glior fortuna nelle mie imprese venatorie sul piano e specialmente in una piccola macchia, in cui passa il letto d’un torrentello. Ivi abbondano quasi tutti gli uccelli che ho già precedentemente noverati ed altri ancora, come, per esempio, il Textor vitellinus, grazioso passeraceo di color giallo croceo, con sfumature brune e verdi, il quale tesse dei nidi in guisa di lunghe borse che pendono all’estremità dei rami di acacia e di Ficus, due specie di ornatissimi alcioni ed una Pytelia che rifulge di porpora e d’oro. In fatto di mammiferi, uccisi una lepre e vidi varii scoiattoli, topi ed altri piccoli roditori.

Sono pur comuni in quella interessante località un bellissimo stellio dal petto azzurro (Stellio cyanogaster), uno scinco, alcune Euprepes, nonchè altre agili lucertoline.

Trascorsi tre giorni, dovetti dispormi alla partenza, giacchè mi ero prefìsso di trovarmi in Massaua verso la metà di giugno, ed il tempo omai stringeva. In conseguenza pigliai a nolo una mula, l’unica disponibile in tutto il villaggio, ed un secondo somaro per trasportare i miei bagagli, accresciuti delle raccolte fatte nel corso della gita e di viveri freschi. Sciangallo, dovendo ritornare a Massaua, mi esibì i suoi servizii, in qualità di guida ed io li accettai.

Partiti da Keren il 10 giugno, in compagnia di Beccari ed Antinori, che vollero far meco un buon tratto di strada, s’andò la sera medesima a desinare ad Ele-Beret. Il dì seguente ci inoltrammo nella deliziosa valletta ricchissima di selvaggina che ho già descritta, arrestandoci di tempo in tempo per muover guerra nell’interesse della zoologia ai volatili ed ai quadrupedi.

Ad un certo punto la necessità di forbir le canne dei moschetti, la convenienza di preparare gli animali uccisi ed il bisogno di cibo ne indusse a far alto all’ombra di un albero fronzuto. Quivi, ristorato da un pasto frugale, presi commiato dai compagni per scendere colla mia gente verso Maldi, mentre essi riedevano a Keren 1.

  1. Il dottor Beccari è felicemente ritornato in patria nel mese d’ottobre 1871. Il marchese Antinori continuò le sue escursioni nel territorio dei Bogos e nei paesi circonvicini a vantaggio della geografia e della storia naturale. Egli visitò la terra incognita dei Dembelas, e nel recarsi da Keren a Moncullo esplorò la via poco nota di Mengà, intermedia fra quella dell’Ansaba e l’altra di Maldi.