Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/114

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96 sorprese ne^snoi stati il 6glio di Marino ( Sergio ) Gwte della repubblica Amalfitana, e lo mandò ben custodito in Napoli al Duca Selcio suo alleato; il quale con questa occasione ebbe Tagio mediante un inganno di aver nelle sue mani anche il padre. Non sappiamo come il Duca di Napoli avesse trattato i suoi nemici ^ ma sappiamo però che Pandone di Gapua montò in furore per la perfidia del Principe di Salerno e per Y oppressione che Selcio Duca di Napoli fiiceva a* suoi parenti. Tale occasione bastò a fiire sranire come un baleno da questi luoghi quell’aura appa* rente di pace che durò meno di un anno^ e sMncominciò in pria a combattere celatamente co^ tradimenti e oogV intrighi. L^ autore principale, ed il corifeo di questi segreti maneggi era il vescovo di Capua Land<dfo, unico per mettere colle cabale a soqquadro V universo (i). In questo anno 85 1 come innanzi abbiam rapportato successe la divisione del ducato Beneventano in tre dinastie I ovvero principati, cioè di Benevento di Salerno e di Capua, e si rese tributario agli imperadnri finoioari. Siconolfo primo principe di Salerno cessò di vivere in detto anno e pochi mesi dopo accadde parimenti la morte di Radelchi principe di Benevento. — • Siconolfo lasdò nel principato Sicone suo figliuolo di tenera età sotto la tutela di Pietro suo compadre (2), che aspirando avidamente quel posto, si adoperò ad allontanarlo, mandandolo all’Imperador Ludovico per farlo istruire come diceva nel trattar della Corte, intanto egli occupò il Principato di Salerno per Ademario suo figliuolo. Ma non (0 Erchempert e. XKVI. {1) Pcllegr. Steinm. Princip. Salern. Ignot. Cassia, hist. cap. XIII.