Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/189

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171 clamazioiie e Tappkuso. Il principe di Capua Roberto, come il personaggio più ragguardevole, adornò le tempia del novello re colla corona Normanna (i). Dapoichè Ruggieri ebbe esatto da^suoi vassalli il giuramento di fedeltà, in seguito proccurò di rendere il r^no perpetuo ed ereditario. Per liberarsi da ogni timore e so^ spetto cercò in pria di soggiogare quelle città che a guisa di repubbliche sin a quel punto governate si erano ] e più d’ogni altro fé’ sentire per mezzo de’ suoi Ministri agli Amalfitani che restituirgli dovessero tutte quelle fortezze, che nel 1129 per benevolenza avea loro, dopo la morte del duca Guglielmo, in privilegio concedute: ma gli Amalfitani ricusandosi al suo volere, ne provarono lo sdegno (a). La città fu attaccata per mare dalla flotta Siciliana sotto la scorta di Giorgio d’Antiochia Ammiraglio del re (3), e per terra dall’esercì lo normanno — Guallo piccola fortezza (4) con l’altra di Capri caddero dapprima nelle sue mani; indi girando intorno intorno pose l’assedio a Trwento altro castello d’Amalfi, ove giunse a suo soccorso r ammiraglio Giovanni con l’esercito di terra. (1) Falco Chron. Benevent. in an. iiSo. (2) Ab. Telcsin. Rogerii regis Siciliac rcr. gest. lib. XI. cap. 7. Faic. Benev. in an. ii33. (3) Fu costui dal re Ruggiero per la sua eminente virtù ed esperiensa nelle cose marittime fatto venire d’Antiochia, e creato grande ammiraglio. Riportò il re per mezzo di questo invitto capitano molte vittorie in Grecia, recando le sue vittoriose insegne sino alle porte di Costantinopoli. Egli fu il primo che si sottoscrivesse nelle pubbliche scritture, Georgius Admiratorum Admiratus. V* Tutini. Uffic. degli Ammiragli. (i) Forse una delle isolellc Sircnuse, oggi detta Gallo»