Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/214

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196 LVX ANTENOREI LARIS DECVSQVE, MARTIS GLORIA CVl PAREM PERACTA NEC PRAESENTIA NEC DABVNT FVTVRA SAECVLA EVGANEO DOLENTE COETV. VIO ANTON irs SITVS EST BOLOGNA (1). Giunto Alfonso in età di anni 18 sposò D. Costanza d’Avalos d* Aquino figlinola del Marchese del Vasto, donna di somma bellezza 9 di onestà e di religione. Alfon* so premendo le virtù del padre, divenne cavaliere ardito, ed esperto nel maneggio delle armi, e soprattutto famoso nel cavalcare. Se uno stra ordinato amore per le donne non r avesse fatto alquanto deviare, sarebbe riuscito uno de^più famosi guerrieri de^suoi tempi. Tuttavia fu governatore di Siena sotto Carlo V imperatore, ed occupò il posto di generale nella guerra del Piemonte, ove perla molta attività e vigilanza portava effigiato nella sua bandiera una grue, con un piede a terra ed un altro alzato in aria, che stringeva un ciottolo fra le unghie, e col motto=0^ci£/in Natura Docet (2). Venuto in Napoli si ritirò al soggiorno di Nisida, ove terminò gli ultimi istanti di sua matura età travagliati dalla gotta, il suo corpo fu trasportato nella chiesa di Monteoliveto (3). (1) Ved. Nemetiz Inscript. singular. pag. 398. «Antonius Boìo^na^^ Tir militaris et strenuus Trìbunus, qui post insigoa muoia in patria peracta, adulterii insimulatus letbaliter yulneratus interìit b. (1) Gioyio le imprese p. 107. Capaccio trat. delle impr. I. 3. p. 57. (3) In questa stessa chiesa trovi^si sul pavimento una lapide sepolcrale alla memoria di Pirro del Pezzo chiarissimo giureconsulto e cavaliere, il quale fu ajo del duca Alfonso in Amalfi: Ecco V iscrizione; Pfrrus Pectìus V, J, D, et Catherina Scuria conjuges Augustino Jilio, sibi, et posteris posuit An. Sai. MDXXK. Hic ut Alphonto Pìccolomineo, Amalphiae Duci, Perpetuo deditus moriens, procul ahesse noluit* Si noti ancora che ìé opinioni de’ scrittori suir origine della nohi*