Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/232

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314 n€ tornapafèo e riducevano i frutti delle galee ndV arse* naie , e le ckiurme se ne tornat^ano a casa loro , e se li faceva hono ne* pagamenti fiscali tanto il pagamento lo- ro t quanto la spesa che facevano i Baroni , e a questo modo si veniva a spendere meno a So. galee , di quello che si spende oggi ad 8 o io ^ volendole tenere di con- tinuo su r acqua salsa. — Sappiamo ancora dalla crona- ca del Preteorso tenersi quivi in ogni anno alle calen- de di ottobre una fiera , o mercato , concessa dal Re Manfredi in privilegio alla nobile famiglia d' Alagno e dall'archivio del Regno (i) scorgesi che sifiatta fiera ve* niva celebrata verso la spiaggia del mare. Un inconcepibile fatalità che ha sottratta a* posteri la cognizione delle famose gesta degli Amalfitani tutti , le concessioni e grazie lor fatte le prerogative ed i privi- legi di cui han goduto , obbliga ciascun di coloro che potrebbe oggigiorno a giusta ragione vantarsene a ripe- ter dolente : Ekeu I jam .... .... pressa est insignis gloria facti (a). (i) Arch. del Regno Regist. della Giovanna 1. 1352 ktt. F. fol. i7< (i) Virg. ^n. 1. 12. T. 5ss.