Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/269

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349 FETRVS AB ÀNTIQVA CAPYAHVS ORIGINE ÀMALPHIS CLARVS POST PATRIAE CLARIOR ECCE MEMOR. CARDINEYS V. MARTINI TEMPORE NAMQVE BIZANTVM MISSV5 KVNCIVS, INDE TVLIT RELIQVIAS DIUM, QUAS HIC VENERARE VIATOR NOMINA QVARVM ALIO MARMORE CVNCTA LEGES PATRIA POST NATI ET DONI NON IMMEMOR AL,M1 ORNATAS PVBLICO REDDIDIT AERE SVO SVB COMITE INSIGNI BENEVENTI, QVI PIVS, AXQVE PARTENOPE PROREX MOX ROGITATA DEDIT. AN. CI3IDVI. Ricorderemo ancora che questa famiglia non ebbe punto a cedere per antichità e splendore a qualunque aU tra de^ suoi tempi. Essa offri alla patria un areopago di chiari e benemeriti personaggi, che troviamo ricolmati di onori, di stima e di affetto si dall’imperator Federico II che da’ sovrani Angioini, ed Aragonesi, che tanto seppero apprezzare il loro merito. — Amalfi avrà ognora ne^suoi annali da rammentarsi di un Mansone Gipuano e di un Landolfo conti di Prata ^ di Pietro, bajulo imperiale (i); di Tommaso signore di venti castelli di Matteo milite valoroso e gran Siniscalco del regno; di Matteo e Giovanni amendue arcivescovi d* Amalfi, di Andrea vescovo di Minori ec. Da ultimo non dimenticheremo d^ esser appartenuta a questdf nobile stirpe Antonia Capuano moglie di Gia(t^ CroRAch. Miuuri Trionf.