Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/271

Da Wikisource.

^u€ tempòribus Jide y atijue Hrcmiitatt cum primis caro% Ioannae Regulanae tum sua, majorunufue, tum fraierma Thomae Regulard Archiep, Amalphitani Aragona Regum a secretis i^irtute illustri, Ioannes Baptista Mansopar rentibus opt* GioTAKifi AuGUSTARiccio, patrizio Ajnalfitano di biìòn* ora attese ad aumentare anch’egli lo splendore della Patria, versandosi con preferenza agli elementi della Ifngua Latina, agli studj di Filosofia e di Medicina, che ac* coppiati in bei nodo, seppe nudrire e coltivare con e^ guale successo. La pratica di medicina gli apri largo campo di (arsi conoscere espertissimo ih tal mestiere e nella Patria, ed in Napoli. Ma la grandezza delF ingegna dell’Augustariccio, nato con un gusto deciso per la tetr teratura, isdegnava pur troppo i confini di queste due grandi e vastissime scienze ’, egli volle entrare benanche ne’ vasti campi della Giurisprudenza e di altre scienze facendovi considerevoli progressi. Sostenne in tutta la sua vita la riputazione di amante della patria e d’uomo saggio. Egli a’ So ottobre del 1274 fece in Amalfi redigere Le Consuetudini Patrie in a6 rubriche (e). Questa raccid*ta apportò alla Città, ed a lui somma gloria e decoro. Finalmente nel 1282 cessò di vivere in Amalfi, e fu universalmente compianto da’ cittadini ^ e da tutti quei che r aveano avvicinato. Il suo cadavere fu sepolto nel (i) Vedi cap. XI. p. aii. di questa correnle Ofera.