Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/283

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fi6S Eiettò prima Canonico di questa Chiesa fu molto esemplare-^ indi per la somma dottrina e profondo sapere , non mend che per la candidezza de' costumi e Tirtù morali , giunse tté essere eletto Arcivescovo di Sorrento e quindi tradò^ ^ato al posto d'Amalfi sua Patria a' 18 novembre 1410» indicibile con quanta cura ed assiduità governasse il gregge affidatogli ^ cosicché a tal riflesso compose alcune Costituzioni Sinodali^ che non sappiamo se state fussero Provinciali o Diocesane ^ serbando Ughelli nella seria Cronologica degli Arcivescovi d'Amalfi profondo silenzio» Riformò il clero , che molto si era allontanato dalla disciplina ecclesiastica , con togliere parecchi abusi ar- ricchì la chiesa di varie suppellettili , e nell' ora estrema legò r intero suo patrimonio alla medesima. Finalmente a' i5 Luglio i4a3 preso quivi da morbo epidemico pas^ 6Ò agli eterni riposi , con dispiacere di tutti coloro che r aveano conosciuto e praticato. Pietro Brancia d'Amalfi nel i4i5 trovasi luogotenente def Gran Camerario , o sia della regia camera della Sum- maria.=:Filippo in considerazione del suo profondo sa- pere fu prima Nunzio Apostolico in Germania , e quin- di chiamato alla dignità Cardinalizia ne fu privato dal- la iAorte. AivDRiA de Cuncto^ nacque in Amalfi da una nobile ed pagnia di Carlo I. d' Angiò Conte di Provenza alla conquista del Regno. Alcuni dì questa famij^lia passarono a stabilirsi ìd Amal6 , altri in Sorrento. Allprchè Carlo II d' Angiò fece armata per la ri^ cuperazionc di Sicilia , fra gli altri cavalieri yi ascrisse Gio : Bran- cia di Amalfi. = V. Filib. GampauiU insegne de* nobili pag. aS^.