Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/320

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398 CLAV D... SFECIT CLAV DAE FVSCAE LI BERTAE j SVA FID... CONJVGI CARISSIMAE SANCTISSIMAE ET BENEMERENTI. I I r.ii» Dalla parte di settenjtrioqe, pocp diwoUo dalla*. dhiesÉ del Otrmine, si osserva in uno 8pQpq,,4el iBOttte la’cbies^ di $. Michele, edificata ver^o il XQ seooto. Questo santuario per quanto sipgolar^ nel sup genere; bivzaró di costruzione, altretUnto è qmyentevole perU: tremenda epoca della peste segnata su} pnuro ( An. i656 ), in dove per quanto narrasi t moribondi e niop^ti furono spie* latamente sotterrati^ e quelle mura prmai di sangue intrise serberanno alle venture età le. vestigia -del barbarismo e del flagello!.^ ’ "• •!•»•••• buio atro lipqiiDqtiir sangidne gattaeEt terram tabe macuiant. Mihi frigìdus horror Membra quali t, gelidusque coit formidine sangois (i). Questo paese confinato fra due monti elevati presenta dal n^are un colpo d^OjQchio per quanto monotona, altretUnto pittoresco a cagione delle isue case bianche Tuna sopra (i) Virg. ^Ma, lib’. 5. v. 28. scg.