Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/337

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3i5 osservare essere stata questa Città in dhréì^? epoche un lòMe di nobiltà cosi chiara e vetusta | nienle inferiore iJle altre del nostro regno, per lettere*, pel mestiere delle armi, per ordini cavallereschi e {>er oàriche le éeii^ di poìsseduti. Allorquando Carlo L d’Aogiò. piantando la sua reggia in Napoli, cooperò in modo che é pri*> naria nobiltà del regno vi. andasse in. buona parte a stancare j. i nobili Scalesi fra gli altri non tardarono a conferirvisi, lasciando però ndi suolo natio qualche tralcio del loro sangue e qualche stipite del loro paren* tado. La loro nobiltà chiara e vetusta tanto da non an^ mettere aumento maggiore, fu ben presto conkritta 9Ì seggi di Napoli, ed anteposta sempre alle più órvevM e dignitose cariche dello stato. > La prima che ci si offre in tal rincontro è la fami^ ’glia Afflitto, generalmente dagli storici creduta detiva<r re Torigine dal famoso guerriero Eustachio (i), maestro de^cavalieri sotto F iraperador Traiano, il quale verso Tan^ no io3 dell’e. v. per aver abbracciato la fede cristiana fu crudelmente esposto a sostenere i più acerbi tormenti, lasciandosi vivo abbrustolire e quasi friggere dentro un bue di bronzo infuocato. È fama.. che per si fiero strazio sostenuto avessero i suoi disoendenti preso il cognome d^ y^iV/o, con Tarma gentilizia esprimendo Uii campo di merli d’oro in campo azzurro che valgono ad esprimere le fiamme e 1 fumOé Db, questa nobile e vetusta^ stirpe.uscirono fuori de* personaggi celebri nelle armi, nelle lettere e nelcultoi (i) Mario. Freccia de subf. «Famìlia Afflicto, cujus origo ex veteribos Romanorum còloniis ad Scalarum civitatcm, fpiae prius Gamensis dieta est Piccntini agri,*dcd(icta ab Eusiachio M^rìyrefricti nomea tulisse fcrtur.» — Vedi Kiirchcr Historia EustachiO’Mariana fiomac i665 in 4*