Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/83

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65 -gnava nelF oriente dichiaratosi altamente offeso della morte di Amalasunta, si valse di un tale infausto avvenimento per invadere F Italia e t<^lierla a^Goti^ laonde inviò nel 536 il. famoso Belisario con numerosa flotta, il quale. dopa di essersi impadronito della Sicilia, approdò a Re^^ gio ed in poco tempo conquistò i Bruzj, la Lucania, la Puglia, la Calabria ed il Sannio. Benevento e quasi tutte le città principali di queste provincie a lui si ren1 dettero, mentre soltanto la Campania, Napoli e Cuma 8^ opposero per qualche tempo alle sue armi (i). U vile e perfido Teodato atterrito da tante conquiste ofrl il regno alFImperador Giustiniano y ma i Goti stvmandolo indegno di. governare lo trucidarono, innalzandovi Yitige, il quale per un anno e nove mesi tenne Roma in assedio con potente armata. Belisario nel 538 tì accorse, e dopo un anno di contesa, i Goti furono costretti di ritirarsi in Ravenna, che fu presa da Belir 3ario, imprigionandovi Vitige. — Né qui sì diede tregua a tante vessazioni. Totila nel 54^ ricuperò a’ Goti quasi tutte quelle provincie che ora formano il nostro regno di Napoli) e che per isviste di Teodato eransi perdute ^ finché Teunoco Narsete che reggeva l’Italia per Tlmperador Giustiniano, vinto ed ucciso Totila, e 1 suo successore Ter ia nelle nostre yicine campagne, e presso alle falde del Monte Lattario (t) ppse fine al regno de’ Goti dopo 64 anni, per cui T Italia passò sotto al dominio de’ Greci. Avvenuta nel 565 la morte dell’Imperador Giustiniano, (i) V. Giannoac voi. 2. pag. 117. (3) iB’in n’bassi tempi iì luogo della rotfa fu cliianiato a Pizzo Àguto; Tocabolo corrotto dal Ialino ad eaesos Gothos, come riferìICC r EngenÌQ, ed Enrico.Bacco nella de.<(criz. del Regno.