Pagina:Istoria della città e costiera di Amalfi.djvu/88

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70 per la storia attuale. Presso Erchempert (i) l^gesi anche che il Duca di Napoli Sergio mandati avesse gli Amalfitani a combattere contro i Longobardi Gipuani per fiur cosa grata al Principe di Salerno con coi eraai confederato contro i Qipuani Fino alla morte di Sicardo Principe di Benerento, Amalfi mantennesi stabilmente unita al ducato napolitano, siccome dal Qipitolare di detto principe dbiaitmente apparisce (2) ^ poscia appropriandosi una nooya forma di governo vedremo in appresso staccarsi indipendentemente, e colle armi e col commercio prendendo un alto volo, divenire il più brillante esemplare dell’Italia — Amalfi, come termine del ducato napoletano ed a questo uqito o sottoposto colle sue dipendenze, veniva governata da un Pretore, o Epata come i Greci lo chiamavano ed era immediatamente dipendente e sommessa al Duca, Console, o Maestro de’ Soldati di Mapoli (3), secondo ci assicura il summentovato Papa A(1) Erchempert n. 26627. (2) Hist, Princ. Longob. apud. Pratilliim to. 5. pag. 202. V. Capiudare Sicardi ^-VTomìXXXmu^ Nos Dominus vir gloriosissimus Sicardus Longobardorum gentis Princcps Tobis Joanni elccto sanctae Ecclesiae Neapolitanae, et Andreac Magistro Miiitum, vel popiilo vobis subjecto Ducatus Neapolitani, et Surrentinì et Amalpbitani, et caeteris castellis, vel locis, io quibus dominium tenetis • Quae a Nobìs partì vestrae promissa et scripta sunt, ìmpleantur taiu Yobis, quaiu omnibus civitatibus vel Surrento, vel Amalphi, et cacteris caslellis vobis subjectis terra, mariquc pacem veram, et gratiam nostram vobis daturos: ab hac quarta die mcnsis lulii 83a ind* III* usquc ad annos quinque expletos. (3) Sismondi faistoir des rupubl. Italien. to. 1. p. 25o. V. Gìaoi>one lo. 1!, paj;, 34,