Pagina:Istorie dello Stato di Urbino.djvu/141

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102 Dell'Historie de' Galli Senoni.

pavimento medesimo incastrati, ogni cosa più chiaramente affermano. Frà certe materie antiche, già ritrovossi un marmo, il quale à caratteri maiuscoli cosi favella.


PFanum Fortunæ ab Hetruscis conditum est, à quibus præcipué Fortuna colebatur, quæ eorum lingua Hortia appellatur, & Hanum Templum.


Oltra questo un'altro simile, non molti Anni àdietro trà sassi di un ruinato Ponte dell'Arzilla, discoprissi come quì sotto à caratteri antichi ragiona.


Q. CLODIVS. Q LERO. S. PR. AOMO. FANESTRIVM SEX VIR. L. TITVLENVS L. L. Tertius oriundus Colonia Iulia Fano Fortunæ Sex Vir. L. Titulenus Tituleni Lib. L. Vrscio annorum XLI.


Nella qual'iscrittione, chiaro si scorge Fano esser stato al governo del Magistrato di sei huomini eletti soggetto; e per conseguenza in quei giorni, sotto il Dominio Toso trovarsi, non usandosi questa sorte di governo da verun'altro popolo: Nè sentendovi altro inditio, che prima de' Toschi, altri popoli habitassero quivi, senza errore conchiuder si può, che da i medesimi, e non da altri, erette queste mura ne fossero. Mentre stava Fano à questa gente soggetto, con somma felicitade viveva: Onde i suoi Cittadini, trovandosi di ricchezze abbondanti, fecero si generoso pensiero di fondar in honore della Dea Fortuna quel tanto celebre Tempio, affinche ella tanto da essi honorata, à favor loro inchiodasse la sua volubil ruota, e sempre nella felicità medesima lo conservasse.