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Libro Terzo. | 163 |
Roma da Paolo Quarto, ove con infinita lode, e sommo applauso del suo profondo sapere, medicò molti Anni à concorrenza di Lutio Cordella, à cui in tutte le sue attioni non mai inferiore di credito, e di valore si rese: Onde non solo veniva adoperato da i primi Personaggi di quella Corte; mà dal Papa istesso fu della sua Persona Protomedico dichiarato; e per questo di molti favori, & Privilegi adorno. Morto questo Pontefice, continuò con l'istess'Anno sotto il Pontificato di Pio Quarto, & anco di Pio Quinto; alli cui santissimi piedi (spedito essendo Ambasciatore della Provincia della Marca) con tal'efficacia spiegò i bisogni di essa, che ottenne di remissione dieci milla scudi all'Anno, delli quarantamila, che ella sborsar doveva, secondo la tassa, fatta dal Sacro Collegio, stato essendo ad ogn'altro Ambasciatore, non men di questa, che d'ogni altra Provincia dello Stato suo, altre volte negato. Ottenne ancora dall'istesso Papa un Canonicato nella S. Casa di Loreto, l'Anno del Signore 1571. per Giovan'Angelo suo figlio, il quale possedè gran tempo, con maestà, e decoro; essendo egli Nobil soggetto, e nelle Sacre lettere versato molto. Nella morte lasciò herede Flaminio Alessandri suo primogenito, non tanto delle sostanze terrene; quanto de i beni dell'animo, e delle sue virtù: però che anch'egli fu molto intendente delle Greche, e dell'Hebraiche lettere, e della Scienza Medicinale sopra ogni credere esperimentato, in cui del continuo essercitandosi, sempre mai era in Condotta nelle Città più stimate della Marca, nelle quali essercitò anco l'ufficio di Protomedico, come consta per una patente, data il primo d'Agosto l'Anno 1589. che in mano di Giacinto Alessandri suo nipote si trova, come tutte l'altre, testificanti quanto si è scritto de i Soggetti Illustri di questa Nobil Famiglia de gli Alessandri.
rà Lodovico Panta Minore Conventuale, fu singolar Soggetto nelle Filosofiche, e Theologiche lettere, che dell'una, e dell'altra professione fu creato Maestro: Onde riuscì non meno celebre ne i Pulpiti, che nelle Scuole. Hebbe gran talento nel governare, come dimostrò con gli effetti; perchè oltre i Guardianati de' Conventi famosi, sei Anni continui resse le provincie d'Alemagna. Mosso dal grido Illustre del suo valore Stefano Battori Prencipe di Transilvania, e di Valachia, e poi Rè di Polonia alla sua Corte chiamollo, & per suo Theologo, Consigliero, e Confessore l'elesse, del quale si servì molti Anni. Sendo finalmente vecchio, e volendo ritornar in Italia, fu da quel Serenissimo Prencipe con favori, e doni liberalmente trattato, co'l valore de' quali, havendo ritrovato, che il Convento della sua Religione in Corinalto, da i Padri Minori Osservanti occupato ne stava, passò in Recanati, e vi riedificò un Con-
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