Pagina:Istruzione istorica e dimostrativa, quale si stato per lo più il carattere della nazione francese, ed in specie de' Parigini verso i loro Re e verso gli altri popoli d'Europa, 1793.djvu/15

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torie, che il fratello del Proposto de' mercanti di Parigi, ebbe l'audacia e l' inciviltà di andare a metterglisi a sedere accanto, e spinse la sua insolenza fino a dire: questo Greco è ben villano a star seduto alla nostra presenza. Ne molto an dò, che insorsero infinite contese e dissen zioni, per il che restarono desolati ed abbandonati al sacco tutti i bei contorni della capitale dell'Impero. Presa Geru salemme, ogni Signore Francese volle di venire sovrano in particolare, e non la sciò a chi dovea regnare in quella santa città, che un regno infinitamente piccolo e vergognoso. Non passò molto tempo, che si facero la guerra gli uni con gli altri. Tre Ordini monastici, e militari nacquero in questo mentre, per la difesa de' pellegrini esposti agli assalti de' Sara ceni. Il sacro e il profano si confusero insieme in tale istituzione, sulla creden za di potere accoppiare le virtù claustra li alle qualità di un soldato. I nuovi re ligiosi, colmati di privilegi e di beni, divennero dappoi guerieri avidi, licenzi osi, arroganti, acerrimi nemici tra loro, e i loro odj scambievoli terminarono con rovinare gli affari della cristianità, nell' Oriente. Fù d'uopo in conseguenza pub blicare una seconda Crociata, nella quale vi prese parte pure l'istesso Re Luigi VII, detto il giovane. Il motivo di una tal de terminazione fù questo. Avendo egli es pugnata con la spada alla mano una delle piazze di Teobaldo, Conte di Sciampagna chiamata Vitrì, gli abitanti, osando an cora difendersi, si ritirarono in fine in