Pagina:Italiani illustri ritratti da Cesare Cantù Vol.1.djvu/223

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cristoforo colombo 203

il volgo pretende. Un grado dell’equatore non è che di quattordici leghe1. Io osservai benissimo al ponente delle Azzorre un gran cambiamento nel cielo e nelle stelle, nella temperatura e nelle acque del mare. Cento leghe di là di dette isole trovai che la bussola declinava a maestro una quarta di vento intera (12 gradi); il mare v’è denso e tutto coperto d’erbe; e quantunque i venti spirino con violenza, non per questo lo sollevano; nell’interno di questo raggio, mite è la temperatura e costante. Infine al parallelo di Sierra-Leona, la stella polare descriveva un circolo di cinque gradi di diametro2. Io considero ciò come cosa nuova. Ho letto costantemente che il mondo era sferico, lo che si prova cogli eclissi della luna. Ne’ miei viaggi notai tali irregolarità, che mi son fatto della terra un’idea differente, e trovai che non è altrimenti rotonda come scrivono, ma ha la forma d’una pera, cioè rotonda d’ogni banda, eccetto là dove è posta la coda più vicina al cielo, situata sotto la linea ed in quest’Oceano, all’estremità dell’oriente, là dove si trovano tutte le terre e tutte le isole.

«Passando all’occidente delle Azzorre, i navigli s’alzano lentamente verso il polo, e vi si gode dolce temperatura; l’ago, in grazia di tale temperie, cangia posto d’una quarta di vento; e più si procede, più si va in alto, e più l’ago inclina al nord-ovest. L’opinione mia è dimostrata ad evidenza, perchè sulla costa della Guinea ho veduto nazioni negre ed una terra calcinata, mentre sotto la stessa latitudine, dopo passato il raggio ond’io parlo, alla Trinità la temperatura è gioconda, gli alberi verdeggianti, gli abitatori di bella statura. Ciò proviene dall’essere quello il paese più elevato del mondo, e dal non essere sferica la terra. D’altra parte la sacra scrittura attesta che dal paradiso terrestre scaturisce una fontana, donde provengono i quattro fiumi principali. Ammetto che il paradiso è situato in sommo alla gobba della pera, e che la massa d’acqua dolce da me incontrata può ben provenire di là».

Ai lettori le riflessioni su questo passo.

Tornò di nuovo all’Ispaniola, che un inferno gli dovette parere, malgrado la saviezza di Bartolomeo suo fratello. Vi correva una

  1. Conseguenza del credersi erroneamente nell’India.
  2. Altro errore. La rifrazione è grandissima presso l’orizzonte, ed egli non la sapea valutare.