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supplendovi con lettere scritte da officiali. E il De Pradt, nel libro I quattro Concordati, narra che i prelati vennero al Concilio di Parigi pieni d’impeto e d’ardore; ma quando videro lo scoraggiamento e l’incredulità dei Parigini, divennero di ghiaccio1.

Disgustati tutti, gli si rendono inevitabili la durezza e il combatter sempre. Chi legge il carteggio di Napoleone, rabbrividisce agli ordini sanguinarj che dava. Fu vituperata l’uccisione del duca d’Enghien, invano ahi deprecata dalla moglie e dai generali, se non in nome dell’umanità, in nome del proprio interesse. Asseriscono a Giaffa chiedesse al medico d’avvelenare i prigionieri malati, acciocchè non cadessero in man de’ Turchi. Appena occupata Milano, essendosi fatto qualche movimento a Binasco e Pavia, brucia quello, abbandona al saccheggio questa, coglie e fucila quanti può, ma vuole non siano plebei, bensì persone di qualità: e fin nella calma di Sant’Elena racconta quel fatto senza una parola di disapprovazione; anzi asserisce aver sospeso l’eccidio perchè contava solo 1500 soldati: l’avrebbe lasciato compire se n’avesse avuto 20,000. Scoppiata altra lieve sommossa per gravose imposte nel Comune di Crespino nel Polesine, volle gli si consegnassero i principali rei da fucilare, e pose il paese a discrezione di un brigadiere di gendarmeria. Ordinava che il vescovo d’Udine fosse fucilato per dar un esempio. Mandava a Giuseppe che, per reprimere i briganti nel regno di Napoli, si fucilasse, si impiccasse, si bruciasse senza remissione. — Ho inteso (scrivevagli), avete promesso non imporre tasse di guerra, e proibito ai soldati di esigere la tavola dai loro ospiti. Piccolezze! non colle moine si guadagnano i popoli. Decretate una contribuzione di trenta milioni. A Vienna, dove non c’era un soldo, io ne posi una di cento milioni, e fu trovata ragionevole. Avrei gusto che la canaglia di Napoli si ammutinasse: in ogni conquista un’insurrezione è necessaria.... Non sento abbiate fatto saltar le cervella a un solo lazzarone... Ho udito con piacere la fucilazione del marchese di Rodio.... Mi fa gusto il sapere che fu incendiato un villaggio insorto, m’immagino l’avrete lasciato saccheggiare dai soldati.... Giustizia e

  1. Nel senatoconsulto per la deposizione di Napoleone è detto: — Considerando che la libertà della stampa, stabilita dalle nostre costituzioni come diritto della nazione, fu sempre sottomessa alla censura della Polizia; che il Governo fece servire la stampa a diffondere, in Francia e fuori, fatti falsi, idee favorevoli al despotismo, e oltraggi contro i Governi stranieri...»