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in un discorso all’Istituto; e Ilario Casarotti (letterato e filologo di qualche nome), in una lettera al professore Antongina, conservò un dialogo su tal proposito tenuto fra lui, il Pindemonte e lo Zuccala in casa Bellisomi a Pavia nel 1827.

Alcuno lo rimproverava il non far altro che citareggiare,

     Sempre la cetra in man? viver cucendo
     Sillabe, e andando con tremante cura
     D’un epiteto in traccia o d’una rima
     E tutta in suoni consumar l’etade?...
     Fosser più allegri almeno i carmi tuoi!
     Tu piangi ognora
     . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Bello o no, dal cor mio viene il mio verso,
     Se molta in lui melanconia ripose
     Natura, e il verso da lui solo io traggo
     Come allegro il trarrò?

Sempre poeta dello stile medio, ma sempre cantando la beltà savia e la virtù gentile, «cercò farsi leggere senza dar in esagerazioni, e rendendo migliori gli uomini» (Abaritte). A chi gli rinfacciava di consolarsi colle lettere dei mali della patria, chiedeva se lo loderebbe del consolarsene con Bacco, Venere e Mercurio. Alludendo al Proteone del Gianni, scrive al Bettinelli: — Mentre altri riempie d’odio i suoi versi, io riempio i miei d’amicizia. Compiango l’autore, parendomi non vi debba essere passione più tormentosa dell’odio: dico parendomi, poiché, grazie al cielo, non l’ho provata giammai».

Accettava i consigli d’amici, come il Parini quei del Passeroni, il Gozzi quei del Seghezzi, l’Alfieri del Galuso e del Calsabigi, il Beccaria del Verri, ed altri che in quell’età, non ancora ossessa di fratellanza, s’aveva la fortuna di trovare. E al barnabita Francesco Fontana scriveva nel 1782: — Oh quanto le sono obbligato dell’ultima sua!’ Così vorrei sempre che mi venisse parlato, cioè con quella ingenuità, unita a quell’armonia e a quell’accortezza; cose rare e la

                             Antica l’arte
    Onde vibri il tuo stral, ma non antico
    Sia l’oggetto in cui miri; e al suo poeta
    Non a quel di Cassandra, Ilo ed Elettra
    Dall’Alpi al mare farà plauso Italia.