Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/100

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86 parte seconda.


Emerge adunque la realtà dell’assegno delle 17 mila e 775 lire al Ministero dell’Istruzione Pubblica dal 1871 in qua, per l’Istituto dei Sordo-muti in Napoli.

Dall’altra parte quest’Istituto, sciolto dallo Scialoia, non rivisse più; sicchè in cinque anni accumularonsi presso a poco 90 mila lire nella Cassa forte del Ministero per questi infelici.

Speriamo che vi si trovino intatte al pari dei milioni decretati al Papa come lista civile, e per ragioni personali non mai tocchi da esso.

Ben ci ricordiamo che l’anno passato, l’onorevole Abignente annunciò tre interrogazioni: sui regolamenti, sull’istruzione secondaria, e sui Sordo-muti; alle quali nell’assenza, per malattia, del Bonghi, il suo Segretario generale Betti si dichiaro incompetente a rispondere e l’onorevole Abignente cortesemente acconsenti a differirle fino alla discussione del bilancio definitivo dell’Istruzione Pubblica. Vedemmo riannunciata l’interrogazione dopo la caduta del Bonghi; ma l’Abignente, consigliere di Stato, cessò pel momento d’essere deputato.

Non dubitiamo punto che l’onorevole Coppino, nuovo ministro dell’Istruzione Pubblica del Governo riparatore, riparerà anche a questo sconcio.

Parmi però che la stampa, quel quarto potere, in Inghilterra così potente da essere più temuto degli altri tre, e in Italia così debole da essere appena ascoltato, potrebbe ad ogni modo occuparsene.

Senza entrare nella questione del dove abbia ad esistere questa scuola, bisogna ricordarsi la decisione dei Tribunali competenti, che obbliga il Reale Albergo