Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/224

Da Wikisource.
210 parte quarta.

un lavoro difficile in verità; però, volendo semplificare, tutto si riduce alla semplice regola del tre: se tanti sono i poveri in Italia e tanta la rendita, quanto tocca a ciascheduno? Moltiplicate il secondo e terzo termine insieme e dividete per il primo. — Ciò fatto, si vedrà se in complesso i fondi delle opere pie bastino oggi a mantenere chi non ha i mezzi di guadagnarsi la vita: beninteso, noi non ammettiamo mai che nè lo Stato, nè i Comuni, nè la carità privata debbano mantenere chi è capace di lavoro.

Il Reichstag della Confederazione della Germania del Nord nel 1870-71 stabilì certi principii fondamentali per sindacare il pauperismo, lasciando l’applicazione di essi al Parlamento di ogni Stato.

Le Leggi federali stabiliscono che ogni Tedesco abbia diritto di domandare al suo Comune un tetto, le assolute necessità della vita, assistenza medica, decente sepoltura. E il paese per questo scopo fu diviso in Unioni locali (Consorzii) o Ortsarmenverbände, che consistono in una o varie parrocchie, secondo la grandezza e la ricchezza e il numero dei poveri. Due anni di residenza stabiliscono il diritto, e le Autorità possono soccorrere il petente ammettendolo alla Casa di ricovero o fornendogli lavoro.

Ci sono anche Consorzii provinciali, Landarmenverbände, per assistere quei che non hanno i due anni necessarii di residenza in un Comune. In Prussia il Parlamento obbliga i cittadini ad assumersi i doveri d’Ispettori dei poveri. Ogni Comune è indipendente dallo Stato, ma lo Stato distribuisce annualmente quattro milioni di lire fra i Comuni più poveri.