Pagina:Jessie White La miseria di Napoli.djvu/284

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270 parte quarta.


E in che modo questi oggetti sono impiegati? Si porta la roba: lo stimatore, legato da forte cauzione, dà poco e stima poco l’oggetto, perchè, avvenendo che colui che impegna non rinnovi la polizza a tempo, l’oggetto si vende all’asta, e se resta invenduto, egli ne è responsabile.

Ora, il povero non sa leggere: si ricorda della stagione, nella quale ha impegnato, perchè o zappa, o spiga, o spannocchia, o fa le canne, o vendemmia; ma difficilmente fra dodici o venti polizze sa distinguere quale scada, supponiamo, il 20 giugno o il 3 settembre. Il tempo segnato trascorre, il suo rotolo di tela si vende, e probabilmente al tempo della vendita ei ne ha già pagato due volte il valore con gl’interessi pagati!

Io conosco una famiglia di povera gente, che illustra la nessuna pietà e la spietata natura di così fatti Istituti Pii.

Il padre raccoglieva il quarantino per l’arciprete: aveva moglie e tre figlie. Stavano bene, possedevano una piccola casa con orticello; la casa e ogni oggetto contenutovi bruciarono, credesi per vendetta, quindici anni sono.

Nessun Banco o Monte di pietà avrebbe prestato a questi miseri la somma necessaria per rifarsi del danno sofferto, qualche persona caritatevole diede una materassa con lenzuolo.

Il padre discese allo stato di bracciante, le figlie al tempo della sciagura erano nell’infanzia.

Il padre ammalò e morì di pellagra. E tutto ciò che le eredi possedevano, fu impegnato al Monte. Nes-