Pagina:Kant - Considerazioni sul sentimento del sublime e del bello, Napoli, 1826.djvu/57

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ama d’adornarsi, e ’l suo impegno in questo non manca di certa ricercatezza. La sua proprietà procede fin all’eleganza, e il disgusto ne seguirebbe immediatamente l’obblio. Le và a grado lo scherzo; le stesse bagattelle hanno il dono di obbligarla, per poco che provocano la sua allegria o il suo sorridere; ella assume, ben prestamente, maniere dolci e timide a un tempo, e che sono all’intutto proprie di lei; abile a darsi un aria dilicata, mostrasi padrona di se medesima, in una età in cui i giovani sono ordinariamente grossolani, indomiti e abbandonati ad una goffa confusione. Sensibile alle altrui pene, è il suo cuore sempre accessibile a tutte le dolci simpatie; il Bello, al suo cospetto, procederà innanzi all’utile; farà pure volentieri dei risparmi sul suo mantenimento, per conservarli a spese di spicco e di ornamenti. Offesa della ingiuria la pià leggiera, non obblierà ancora il menomo senso di stima o d’attenzione, di cui sarà essa l’oggetto. Vero punto intermedio tra la bellezza e la nobiltà, contribuisce questo sesso a dare al nostro tutto il suo valore.

Spero che mi si dispenserà d’annoverare le qualità virili, per quanto esse sono a quelle uniformi. Per poco che altri si rappresenta alla propria immaginazione le une e le altre, facile ne riesce il paragone. Il bel sesso ben possede tanto spirito quanto il sesso maschile; noi però il distingueremo col titolo di bello spirito, nel mentre che il nostro è uno spirito profondo, espressione, secondo me, equivalente al Sublime.

Propria della Bellezza si è l’operare in ogni cosa con faciltà; la traccia del travaglio gli deve sfuggire nelle sue libere azioni, facili e sen-