Pagina:Kant - Critica della ragion pura, vol. I, 1949, trad. Gentile-Lombardo.djvu/34

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12 prefazione alla prima edizione

luto esser tanto chiari. Gli espedienti della chiarezza servono nelle parti, ma spesso pregiudicano all’insieme, perchè non permettono al lettore di giungere con sufficiente rapidità a una veduta generale del tutto, e coi loro vivaci colori nascondono e rendono irriconoscibili l’articolazione e la struttura del sistema, che è pure quello che più importa, a chi voglia poterne giudicare l’unità e la bellezza.

Ciò potrà, credo, servire di non piccolo allettamento al lettore ed unire il suo sforzo a quello dell’autore, se ha in animo di eseguire, colla guida dell’abbozzo messogli innanzi, compiutamente, e durevolmente un’opera grande ed importante. La metafisica, secondo i concetti che qui ne daremo, è la sola fra tutte le scienze che possa ripromettersi, e in breve tempo, e con pochi sforzi, ma associati, siffatta compiutezza, in modo che di poi altro non resti da fare alla posterità, se non adattarla nella maniera didattica ai suoi scopi, senza per altro poterne accrescere menomamente il contenuto. Altro non è infatti che l’inventario di tutto ciò che possediamo per mezzo della ragion pura, sistematicamente ordinato. Nulla qui può sfuggirci, perchè ciò che la ragione trae interamente da se stessa, non può rimaner celato, ma per opera della stessa ragione viene alla luce, appena scoperto il principio generale che la governa. L’unità perfetta di tale specie di conoscenze, derivanti cioè da puri concetti, senza che nulla di empirico, o anche solo una particolare intuizione, che conduca a concrete determinazioni, possa influire su di essa per allargarne la cerchia ed accrescerle, rende non solo possibile, ma necessaria questa compiutezza incondizionata. Tecum habita et noris, quam sit tibi curta suppellex. Persio1.

Spero anche di dare un tale sistema della ragion pura (speculativa) sotto il titolo: Metafisica della natura;



  1. Satir., IV, 52.