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28 prefazione alla seconda edizione

tendo io mettere a base del mio concetto alcuna intuizione); pure posso, ciò malgrado, pensare la libertà, — cioè l’idea di essa per lo meno non racchiude alcuna contraddizione in se stessa, — ove prima sia stata fermata la nostra distinzione critica dei due modi di rappresentarmi le cose1 (sensibile ed intellettuale), e la limitazione che ne segue dei concetti puri dell’intelletto, e perciò anche dei principii che ne derivano. Ora, posto che la morale necessariamente supponga la libertà (nel senso più rigoroso) come proprietà del nostro volere, giacchè essa ammette immanenti a priori nella nostra ragione, come suoi dati, principii pratici originari, i quali senza il presupposto della libertà sarebbero assolutamente impossibili; ove però la ragione speculativa avesse provato che questi principii non sono pensabili, di necessità quel presupposto, cioè il presupposto morale, dovrebbe cedere a quell’altro, il cui contrario importa una evidente contraddizione; e, per conseguenza, libertà e con lei moralità (il cui contrario non racchiude alcuna contraddizione, se non si presuppone già la libertà) dovrebbero cedere il posto al meccanismo della natura. Ma, poichè per la morale io ho bisogno soltanto che la libertà non sia in sè contradittoria, e si possa almeno pensare senza che, a un esame più profondo, essa debba creare un ostacolo al meccanismo naturale dello stesso operare (preso sotto altro rapporto), così la dottrina della moralità mantiene il suo posto, e altrettanto fa la scienza della natura: il che non avverrebbe, se la critica della moralità non ci avesse in precedenza istruiti della irrimediabile nostra ignoranza rispetto alle cose in sè, e se non avesse limitato ai semplici fenomeni tutto ciò che possiamo conoscere teoricamente. La stessa discussione appunto dell’utilità positiva dei principii critici della ragion pura si presenta ove si consideri il concetto di Dio, della natura semplice della nostra anima, su che non insisto per brevità. Io dunque non posso ammettere mai Dio, la libertà, l’immortalità per l’uso pra-



  1. Verstellungsarten = modi di rappresentazione.