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80 LA RELATIVITÀ PARTICOLARE

nomeno della propagazione della luce segna il limite degli intevalli spaziali cronologici.

Nella vita corrente si trova semplice il parlare di distanza nel tempo e di distanza nello spazio tra due avvenimenti; è semplicemente un procedimento comodo alla stessa maniera che può essere vantaggioso, secondo le direzioni delle strade, camminare in principio verso sud, poi verso est, piuttosto che direttamente a sud-est.

Tutte queste relazioni e molte altre si presentano sotto una forma immediatamente concreta nella rappresentazione a quattro dimensioni del Minkowski; di qui la nota sentenza: “A partire da ora lo spazio e il tempo devono sparire nell’ombra quali entità distinte, e solamente una certa combinazione dei due può aspirare alla autonomia.”

Per quanto questo detto possa essere sorprendente, mi sembra tuttavia che il Sig. M. Schlick l’abbia oltrepassato: in base alla teoria della relatività generale, dice egli, questa combinazione non è, anch’essa, che un’ombra, un’astrazione; solamente l’insieme del tempo, dello spazio e delle cose ha una realtà indipendente poiché contrariamente al pricipio della relatività particolare il principio della relatività generale nega che si possa, una volta per tutte, stabilire uno schema assolutamente generale come quello di Minkowski senza conoscere le cose, gli avvenimenti ch’esso deve servire a rappresentare.

Il Signor Professore Boehmer di Dresda mi ha messo gentilmente a parte di una rappresentazione della concezione di Minkowski che mi è