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Pagina:Kulmann - Saggi poetici.djvu/226

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LAMENTO D’UNA MADRE

M’abbandonasti, o figlia,
     Sola per te son io,
     Da che moristi, io sono
     4In suol straniero a me!

Fa che la Parca tronchi
     Di mia vita lo stame,
     Fa che ’l destin mi chiami
     8Senz’indugiar a te!

A me nojoso è il sole,
     Che ’l mio dolor rischiara;
     Mi soffoca quell’aura,
     12Che rinfrescar mi vuol.

Non avrò mai riposo,
     Cor mio, da te lontana:
     Ah, che non posso io teco
     16Me viva sotterrar!