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Pagina:Kulmann - Saggi poetici.djvu/250

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     Ove non solo approda
     Il pescator contento,
     345Carco di ricca preda;
     Ma pur di tratto in tratto
     Il crudele pirata,
     Che, nel giunco nascosto,
     Intero il giorno attende
     350Pazientemente il giugnere
     D’inavveduta preda.
(alle fanciulle)
Pian piano, figlie mie!
     Non riempite l’aria
     Delle vostre canzoni,
     355E non svegliate Amore!
Le Fanciulle
Ma chi è mai quell’Amore,
     In cui favor tu brami
     Che celebriam tacendo,
     Siccome il muto gregge
     360Che l’ampio mar nutrica,
     Questo dì sacro a Diana?
Il Pastore
Egli è fanciullo ardito,
     D’arco e di frecce armato
     Ch’ora dorme in un antro
     365Non lontano dal mare.
Le Fanciulle
S’egli fosse fanciullo
     Al seno della madre,
     Canteremmo pian piano,
     Per timor di svegliarlo.
     370Ma che n’importa adulto
     Giovinetto, che è ignoto
     A tutte noi qual vedi:
     Perchè, dormir volendo,
     Altro luogo non scelse?
Il Pastore
375Giovinette prudenti,
     Non provocate mai
     La collera d’Amore!
     Benchè giovine ei sia,
     È da temersi molto.
Le Fanciulle
380Vecchio, qui ne difende
     La possente Dïana,
     E non temiam fanciullo,
     Benchè malvagio ei sia,
Il Pastore
Figlie mie! contro Amore
     385Difendervi la stessa
     Dïana non potrebbe,
     Benchè figlia di Giove
     E sorella d’Apollo.
Le Fanciulle
È fors’egli del cielo
     390Abitator tremendo,
     Quasi egual per la forza
     Al poderoso Giove?
Il Pastore
Giove istesso il paventa
     E Nettuno e Plutone,
     395E innanzi a lui pur tremano
     Tutti i Numi del cielo.