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92 ITALIA ARTISTICA

un oratorio a vanzone (valle anzasca).

Mentre il Medioevo prima, i secoli recenti poi vedevano la pietà dei fedeli ornare così di sacri edifizi tutte le terre ossolane, le vicende politiche varie, frementi per troppo lunga era di discordie tra i fratelli d’una stessa contrada e di guerre sanguinose tra gli Ossolani e i vicini d’oltralpe, cingevan di mura e incoronavan di castella tutte le borgate maggiori e segnavan di torri, solitariamente poste a vedetta, le rupi più prominenti e le vie più aperte e minacciate. chiesa parrocchiale di vanzone (valle anzasca).

Così Mergozzo serba ancora nella parte più alta il nome di Castello, quantunque della rocca rimanga appena visibile un tratto dei fondamenti, e della cinta di mura sia scomparso anche il solo arco di porta fino a pochi anni sono superstite; Piedimulera, allo sbocco di val Anzasca nel piano, reca ancora diritta e robusta la torre (oggi ridotta ad abitazione), sotto la quale, per uno stretto arco detto la Porta di val Anzasca, s’inerpica la ripida mulattiera della valle, oggi quasi abbandonata.

Ma con ben altra imponenza domina l’antico capoluogo dell’Ossola inferiore, Vogogna, il grandioso castello visconteo, la cui costruzione, almeno nella parte oggi ancora così pittorescamente conservata, è attribuita all’arcivescovo Giovanni Visconti; gli Svizzeri e gli Ossolani dell’alta valle che lo misero a fuoco nel 1514, i repubbli-