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102 ITALIA ARTISTICA


Ma non soltanto di torri e di castelli, armi di difesa e d’offesa contro vicini e contro stranieri, munì quella ferrea età le chiuse e le vette; sorsero per essa, ingentilite nel chiuso recinto dal sorriso di più lieta vita, le dimore dei signori, che pur ora fregiano di lor pittoresche rovine tanti luoghi dell’Ossola.

Sotto Baceno, nella conca ponente del villaggio, là dove passava l’antica mulattiera risalente val Dévero, è un chiuso gruppo di case dette alla Torre, nel quale è palese, dalle porte sotto le quali passa la via, dal mozzo torrione, dalle robuste chiesa del calvario e ruderi del castello di matarella, presso domodossola.
(Fot. Büchi).
mura, dagli archi apparenti ancora nelle rustiche dimore, l’antica residenza dei Rhodes signori di Baceno.

Sopra Crodo, lungo la strada che sale tortuosamente a Mozzio, è un povero gruppo di case contadinesche detto al Bovarengo. Salendo per una scala di legno rotta e crollante in una delle casette, si trova una stanza ridotta a fienile, nella quale, arrampicati sul fieno, si scorge con istupore, alla scarsa luce che penetra dalle finestre, conservato su tre parti un largo fregio pittorico. Da uno zoccolo dipinto a medaglioni d’intenzione classica sorgono goffe figure di donna nude (sirene o simili), reggenti una fascia ricorrente sotto il soffitto, tutta dipinta a stemmi e a figure; fra gli stemmi è facile ravvisare quello della famiglia Silva e quello dei