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116 ITALIA ARTISTICA

cuccato nella tonaca d’un religioso predicava dal pulpito al gregge ed azzannava intanto la pecora più bella1

Altre località vantano altri ricordi. Le antiche case della frazione Castello in Trontano possedettero fino a pochi anni fa un bellissimo camino in sarizzo, che, coll’aggiunta moderna della targa in alto e del sottofuoco con iscrizione e sigle, forma oggi uno dei più interessanti ornamenti della bellissima casa dei Bagatti-Valsecchi di Milano. Della storia di codesto camino parlano soltanto gli stemmi, ch’esso ruderi della torre di bencio.(Fot. O. Leoni). reca scolpiti: l’uno nell’ornato centrale del fregio (spaccato, nel partito superiore all’aquila, nell’inferiore al castello a sinistra, alla pianta — Morone? — a destra) con le sigle IA-CO, altri due nei capitelli dei pilastrini e due ancora sui fianchi interni delle spalle (recanti l’aquila poggiata sul castello, o spaccato l’aquila con la pianta, o l’aquila su una forma di chevron): stemmi e sigle riferibili probabilmente alla nobile famiglia Conti de’ Salati di Trontano.

Beura anch’essa vanta, congiunto con un cavalcavia alla maestosa diruta torre.

  1. Di questi affreschi è memoria nell’opera già citata del Morbio, il quale ci conserva anche il nome dell’artista che aveva decorato la sala maggiore: «Ego Antonius pictor filius Magistri l’etri Pictoris habitator Novariae pixi hoc opus».