Pagina:L'Ossola di Carlo Errera.djvu/122

Da Wikisource.
112 ITALIA ARTISTICA

sciato intatta qualche parte del cuore della vetusta cittadina. Fra le vie nuove e larghe è pur rimasta taluna delle viuzze antiche, ribattezzate, è vero, più o meno felicemente con nomi nuovi, ma non in tutto spoglie dei vecchi edifizi (vedi soprattutto la caratteristica via Monte Rosa): qualche casa d’impronta antichissima, per quanto guasta da adattamenti più o meno recenti, qualche portico basso e oscuro, qualche stretto androne, qualche vecchio ballatoio di legno cadente, qualche aerea loggetta fiorita reca ancora la sua nota pittoresca fra le uniformi case moderne. Rimane soprattutto, ingresso meridionale dell'antico castello di crevola.
(Fot. M.me J. Morgantini).
benchè taluno degli edifizi antichi sia caduto e troppi dei superstiti si sian rimbellettati di freschi e poco intonati colori, quel gioiello ch’è la Piazza del Mercato, colla pittoresca irregolarissima serie delle case che la cingono intorno, sostenute in basso da tozzi portici antichi, ornate nel mezzo e in alto da una varia e festosa ghirlanda di poggioli, d’archi, di loggette snelle e leggiere tutte ridenti di fiori.

La casa, che da sinistra (per chi viene dalla via denominata con singolare errore degli Osci) sporge di più nella Piazza del Mercato, conserva nel porticato le vecchie tozze colonne, ornate nel capitello di stemmi che in parte si vogliono del-