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OSSOLA 51

costruttivo della chiesa, se si eccettui l’aggiunta delle due grandi cappelle laterali a ponente, della sacrestia e del Coro rinnovato, opere tutte della fine del secolo XVII o posteriori.

La ricchezza d’ornamentazione della chiesa in tutto l’interno (esternamente, oltre all’affresco del san Cristoforo e alle già dette eleganze delle porte e delle finestre di levante, quasi nulla è da ricordare), è tale che, quantunque non si leghi finestra della chiesa parrocchiale di baceno (fianco orientale).
(Fot. O. Leoni).
ad essa il nome di nessun artista di grandissima fama, desta veramente stupore, sol che si ponga mente alla povertà e all’isolamento alpestre dei luoghi ove tanta ricchezza è venuta a raccogliersi. Fortuna volle ancora che, sebbene restauri sciagurati togliessero all’opera pittorica troppo gran parte della sua genuinità, e brama inconsulta di lucro spogliasse l’edificio di taluno dei suoi ornamenti migliori, rimanesse tuttavia intatto nel complesso alla chiesa il suo patrimonio d’arte. Così le colonne e i pilastri (tacciamo di certa colonna reggente il pulpito, atrocemente tinteggiata in grigio col capitello color pistacchio) conservano ben visibili ancora gli antichi dipinti a fresco: una colonna reca, come abbiam detto già, un san Bartolomeo,