Pagina:L'Utopia e La città del Sole.djvu/143

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la citta' del sole. 119

far mostra di valore in faccia alle donne ed ai fanciulli, fanno prodigi, tentano le più rischiose imprese, a quasi sempre l’amore gli fa uscire vittoriosi. Chi nella battaglia fu primo a superare i ripari dei nemici riceve dopo il conflitto dalle mani delle donne e dei fanciulli una corona di gramigna in mezzo agli onori di feste militari. Riporta la corona civica chi soccorse l’amico, una di quercia chi uccise il tiranno, le cui spoglie vengono a perpetua memoria del fatto appese nel tempio, ed il Metafisico gli sovraimpone il nome dell’azione. Altri ricevono altre corone. I soldati a cavallo portano una lancia e due grosse e robuste pistole sospese alle selle, ed essendo costruite più piccole all’orifizio che alla base, hanno forza di trapassare ogni più massiccia armatura di ferro. Hanno anche la spada ed il pugnale. Altri poi sono armati d'una clava di ferro, e diconsi i militi armati alla leggiera. E per tal modo se l’armatura del nemico resiste alla spada ed alle pistole, l'assaltano colla clava, siccome Achille fece con Cigno, la sconquassano e la rovinano. Attaccate alla clava pendono due catene di sei palmi, aventi all’estremità palle di ferro, così che scagliate contro al nemico, gli cingono il collo, scuotonlo, strascinanlo ed in fine lo rovesciano; per poi con maggiore facilità maneggiare la clava, governano le redini del cavallo non colle mani ma coi piedi. Imperocchè le briglie si scambiano in croce sopra gli arcioni della sella, e discendono ad assicurarsi non ai piedi, ma all’estremità delle staffe. Queste poi hanno esteriormente una sfera di ferro, e nel basso un triangolo. Per il che raggirando il piede sopra il triangolo sono poste in movimento le sfere, queste stirano le briglie, e così con mirabil prestezza governano a piacimento il cavallo, volgendolo col piede destro alla parte sinistra e viceversa. Siffatto segreto é ignorato dai Tartari stessi, poichè sebbene governino le redini coi piedi, non sanno però divergere, ritrarre e rallentare il cavallo, non conoscendo l’impiego della carrucola alle staffe. I cavalieri armati alla leggiera