Pagina:L'arte distillatoria.djvu/12

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Di M. Pietro Andrea Matthioli. 9

breve, et succinto, del modo di distillare le acque dalle herbe, et da i lor fiori. Imperoche più particolarmente dichiararemo il tutto di sotto dove metteremo le figure de i lambicchi, et de Fornelli loro. Però dico, che le acque lambiccate con le Campane di Piombo si debbono del tutto tralasciare, et mettere in uso quelle, che si fanno nel bagno. Imperoche se secondo che scrive Galeno, le acque fredde delle fontane che scorgono per canali di Piombo sono così nocive, che fanno la disenteria à chi continua di bere, tanto maggiormente possono nuocere quelle, che si lambiccano con lambicchi di Piombo, che con la caldezza, et accutezza loro ne radono la sustanza, et ne la riportano seco convertita in biacca, la quale si connumera trà li veleni. Mà dovendo dire ancora di quanto spetta di sapere intorno alle facultà dell’acque lambiccate, è da sapere, che hanno le virtù medesime, che le piante da cui si distillano, mà non però sono così virtuose, come le piante stesse. Perciò che nel distillarli si svanisce non poco delle più sottili parti loro, le quali si perdono, et se ne vanno in fumo. Et però i Medici, che fanno molto ben questo, usano più volontieri nel curare le dicottioni, che le acque distillate vedendosi manifestamente, che nelle dicottioni si gusta, et si sente più il sapore, et l’odore delle Piante, delle Radici, de Semi, et de Fiori che nell’acque distillate. Mà perche le dicottioni non piacciano ugualmente à tutti li amalati, come fanno le acque distillate si devono però più presto usare le acque, che le dicottioni, dove desideriamo con bevande più grate fare li amalati più pronti à obbedi-