Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Chiese | 9 |
le opere di questo pittore dipinte a olio, essendosi dedicato più che altro all’affresco.
Sull’altare della seconda cappella a sinistra, entro un tabernacolo, è una tavola dipinta a tempera rappresentante la Madonna del Soccorso, avanzo pare, di antica pittura del secolo XV.
Chiesa dei Santi Stefano e Niccolao. — La memoria più antica di questa Chiesa è dell’anno 1068; in uno strumento riportato dal Galeotti rogato da Ildebrando notaio, Viclopolda di Beringhieri dona a detta chiesa una vigna posta a Colleviti. Un altro istrumento del 1062 rogato da Alderigo notaio, nomina la canonica di Santo Stefano di Pescia, per la qual cosa può ritenersi che in detta Chiesa fossero canonici e vi uffiziassero, a guisa delle collegiate.
Anticamente l’altar maggiore era dove oggi è la porta sotto l’organo, e dove è la sagrestia era aperta la strada che passava davanti la chiesa e faceva capo al cimitero di essa.
Ebbe diversi restauri, ad uno dei quali deve riferirsi l’iscrizione che si legge in un frammento di pietra murato in un pilastro, a sinistra della navata di mezzo, e dice: † Anno MCCCXXXI. Hoc opus fecit fieri Nardus Forti pro anima sua.
La scala fu disegnata da Agostino Cornacchini di