Pagina:L'asino d'oro.djvu/231

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libro nono 215

della moglie; e portoli quelle pianelle, il confortò a renderle al padrone.

Fu di tanta efficacia la novella della buona vecchia della mia padrona (che non era però così cruda, ch’e’ bisognasse gran fatto legne a cuocerla), che si lasciò persuadere a far tutto quello ch’ella voleva: e così, senza dire altro, diedero ordine che ’l giovane le mettesse nel cervello qualcuna delle astuzie sue. E tanto durò la cosa, che il marito una volta fra l’altre ve la giunse; e non ne potendo più sopportare del fatto suo, e’ se la cacciò di casa a suon di bastonate. Laonde la malvagia femmina, oltre alla sua natia malignità, sdegnata per la villania fattale, benchè giustamente, se ne corse allo armario delle medicine delle scellerate donne; e con ogni diligenza fece d’avere a sè una vecchierella, la quale avea nome di fare con suoi incanti e sue malie ciò ch’ella voleva; e con molte preghiere e infiniti doni la costrinse a prometterle di fare una delle due cose: o che ella la facesse ritornare in grazia del suo marito; o quando questo non si potesse fare, ch’ella gli cacciasse addosso un qualche spirito, che lo facesse morire di morte violenta. Laonde quella valente fattucchiera, messo mano all’armi della sua disonestissima disciplina, cercò la prima cosa di rivocar l’offeso animo del marito dal giustissimo sdegno, e di nuovo piegarlo nello amore della mogliera. La qual cosa avvenendole al contrario di quello che ella si estimava, adiratasi col cielo e con sè stessa, e stimolata da questa indignazione, dal premio ricevuto e dall’onor dell’arte sua, con tutte le forze si mise a soffocar lo spirito dell’innocente marito; e stimolata l’ombra di una certa donna morta con violenta mano, pose lo assedio alla di lui vita. Ma io temo che un di quei lettori un poco scrupolosi, i quali non per altro che per riprendere si mettono a leggere le opere di quelli che vivono (che Dio il sa se egli ce ne ha), usando l’uficio suo, dirà così da sè: donde hai tu, o asinello, riserrato sempre entro ai termini del molino, quello che si ragionassero, pensassero, e veramente