Pagina:L'asino d'oro.djvu/40

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24 dell'asino d'oro

accidenti: perciocchè, e a te, e a me, e a tutti i mortali accaggiono tutto il dì molte cose maravigliose, e le quali mai non intervennero; e racconte ad un che non mai più le abbia vedute, saranno per falsissime stimate: e però io non solo credo a costui, ma per mia fede lo ringrazio, che con la piacevolezza di questa sua bella novella egli ci ha in modo tenuti sospesi, ch’io ho passato quest’aspra via e piena di tedio senza fastidio e senza fatica alcuna: del qual beneficio io credo ch’e’ se ne allegri il mio cavallo parimente, perciocchè senza la di lui fatica mi son condutto colle mie orecchie, e non colle sue spalle, insino alla porta di questa città. Queste parole furono a noi la fine del comune viaggio e de’ nostri ragionamenti. Imperciocchè tramenduni i compagni se ne andarono da man manca a certe villette; ed io entrando nella città, accostatomi alla prima osteria che mi si parò davanti, domandai ad una vecchia ostessa, se quella era Bologna. La donna mi accennò che sì. Ed io, seguitando, la domandai, se conosceva un certo Petronio, uomo de’ primi della città. Ed ella, udendo la mia domanda, fortemente se ne rise, e disse: Veramente che egli è de’ primi di questa terra, poich’egli non solo abita fuor di quella, ma de’ sobborghi. Lasciamo andar le ciancie, la mia donna, dich’io, vedendola così parlare; ditemi, vi priego, e chiunque egli è, e dov’egli sta a casa. Vedi tu, rispose ella, quelle ultime finestre là fuori, le quali risguardano la città, e quelle porte un poco altetto, che sono a dirimpetto di quel portico? quivi abita cotesto ricco e danaroso, ma uomo d’una estrema avarizia, un gran gaglioffo e infame: imperocchè egli presta a usura sul pegno, intendi bene, a chi ne vuole, e a chi non ne vuole; e stassi in una picciola casetta sempre fra la ruggine e la polvere di quei danari, con una moglie, la quale è partecipe della sua meschina vita, non avendo altri al suo servigio che una fanticella, e andando vestito sempre a guisa d’uno accattapane. Bene sta certamente, e da amico mi consigliò il mio Silvio