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l’edera | 119 |
Rigida e pallida nel suo costume nero, donna Rachele entrò, portando un largo piatto colmo di maccheroni: sorrideva, ma quando vide il vecchio suocero seduto fra i poveri commensali trasalì; e lagrime amare inumidirono i suoi occhi. Ma egli la puardava sorridendo, con gli occhi pieni di gioja, ed ella pensò:
— Pare che voglia dirmi qualche cosa. Una buona notizia, forse? Che gli abbia scritto Paulu?
Durante il pranzo don Simone scherzò, ma la sua presenza intimidiva alquanto gli invitati; egli cominciò a prenderli in giro bonariamente.
Matteu, brente ’e leone, |
disse a Matteu Corbu, il vecchietto mangione che si vantava d’aver una volta divorato un intero agnello.
La quartina esilarò gli invitati; credendo di far piacere al padrone di casa, alcuni cominciarono a perseguitare il vecchietto coi loro scherzi.
— La tua canzone favorita, in gioventù, qual’era, Matteu? — domandò zio Chircu. — Ricordati bene.
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(1) Matteu, ventre di leone,
che sembri una balena,
di notte (fai) due cene
e una colazione.