Vai al contenuto

Pagina:L'edera (romanzo).djvu/233

Da Wikisource.

l’edera 231


— Che altro ha detto prete Virdis? — domandò, seguendo a passi cauti il vecchio che camminava spedito e svelto fra i sassi e i cardi.

— Di star tranquilla; di non muoverti finchè...

— Io vorrei parlare ancora con lui, prima... - ella interruppe; poi, dopo un momento di silenzio, aggiunse, piano: — prima di ritornare dai miei « benefattori ».

Ella pronunziò ancora l’usata parola; ma subito dopo ricominciò a piangere. Non erano lagrime di rancore e di rimorso, ma non erano più lagrime di gioia: erano lagrime di pentimento e di speranza, che nella notte infinita della sua anima cadevano e brillavano come nella notte le stelle filanti.