Pagina:L'elemento germanico nella lingua italiana.djvu/493

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spia. 465

[got. sparwareis] donde si svolsero: aat. sparwâri spariwâri sparwâre sparewâre, mat. sparvaere sparewaere sparwer tm. Sperber, sorta di falco vivente di passere, ol. sperwer. Era questo un composto, il cui secondo elemento ari = tm. Aar valeva dapprima “aquila”, poi in generale “falco”. Il primo era ger. sparwan, donde got. sparwa, aat. sparo, mat. sparwe, spare spar, dimin. sperlinc da cui tm. Sperling passero; poi ags. spearwa ing. sparrow, anrd. spör, sv. spar, dan. spurv spurre lad. spar. Al tema sparw il Kluge pone a base rad. spor trimpellare, sgambettare, il Faulmann rad. sparg, aggirarsi affine a gr. σπέρχω; e nell’uno e nell’altro caso il passero sarebbe così stato denominato dalla sua vivacità che il fa muovere di continuo. Cfr. l. passer che pare connesso con passus, e gr. στρουθός significante ad un tempo “passero” e “struzzo”, come uccelli di corsa. Da tutto questo appare che ger. sparwari valeva propriamente “falco dalle passeri”, analogamente ad ags. spearhafoc ing. sparrowhawk sparviere. Der.: sparv-ierugio-ieratore.

Spia, chi in guerra osserva gli andamenti del nemico per riferire, speculatore; delatore rapportatore; contezza, avviso, denunzia (Dante, Villani). Con sp. prov. espia afr. * espie, fr. epie notizia, avviso, procedette da aat. spëha mat. spëhe, spëch, spê ricerca, esplorazione, scoperta, agguato. Nel tm. il vocabolo è sparito; ma l’ol. conosce spie, spide, benchè, almeno circa la prima forma, si possa dubitare che sia riflesso ripercossosi dal rom. Circa il vocab. ger. in sè vedi spiare. Il bl. spia è riproduzione dell’it. e ricorre all’an. 1283 negli Annal. Genuen. del Doria, e poi al 1313 nelle Histor. del Corio. Però lo troviamo anche nel territorio franco-prov. all’an. 1343 in Charta tabul. di S. Vittore in Marsiglia col signif. di “esplorazione” tutto proprio del fr. Sul ceppo ger. v. spiare. Il fr. espion secondo il Mackel sarebbe riproduzione del corrispondente it. Der.: spion-aggio-e.


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