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baruffa — battifredo. 31


Baruffa, azzuffamento confuso (Sacchetti, Bellincioni). Dall’aat. biruofan, o meglio dal mat. beruofen, berüefen sgridare, svilaneggiare, imperversare. V. Ruffa. Der.: baruffevole; abbaruffa-mento-rsi.

Bastire (im), cucire con punti radi e grossi pezzi di vestito (Pataffio, Passavanti). Risp.: afr. bastir, fr. bâtir, sp. bastear, ing. baste d’ug. sig. Il Diez e dietrogli lo Scheler, il Littré e il Mackel ricavano questo ceppo da ger. * bastjan donde aat. bestan, mat. besten cucire, svev. besten. Il Littré osserva che dovette esistere in rom. una rad. bast cucire, che non si può separare dal gruppo in discorso; ma che si può anche pensare ad un’assimilazione fra le due parole che valgono l’una “cucire” e l’altra “costruire”. Quest’ultima è quella che produsse in it. basto, bastone, bastimento ecc. Der.: basta.

Battello, piccolo naviglio legato al grande pei bisogni occorrenti (Polo, Mil.; Sacchetti). Risp.: sp. batel, prov. batelh, afr. batel, fr. bateau navicella, barchetta. Ha per base diretta bl. batellus dimin. di batus battus che vedremo sotto Batto, ed usato già da Enrico I di Inghilterra (an. 1110). Nel bl. s’incontrano altresì batella-gium-rius tutti in Francia ed in Inghilterra, circostanza che mostra l’origine anglo-sassone-normanna del vocabolo.

Battifredo, torre fatta di travi per difese e per guardia (Cresc. verso il 1350). Rispond.: afr. berfroi, (sec. 12º) beffroit fr. beffroi, ing. belfrey. Base: mat. bërcfrit, bërchfrit, bërfrit, bërhfride, bergfrede d’ug. sig. risultante da bërc [tm. bergen] coprire, difendere, e frit della stessa radice di Friede pace: quindi “che conserva e mantiene la difesa”. Secondo altri il secondo elem. sarebbe vriet forma corrispondente a mat. bret [tm. Brett got. brit] tavola. Il nome ted. dovette svolgersi sin dal sec. 11.º, giacchè lo troviamo riprodotto poco dopo in varie forme bl. Orderico Vitale † 1142 ci offre berfredus, Simeone di Dunelm all’ann. 1123 berefreid, Guglielmo di Malmesbury