Pagina:L'insegnamento politico-amministrativo.djvu/20

Da Wikisource.

— 20 —

Il decreto 10 decembre dello scorso anno, del Ministro De Sanctis, sotto i cui auspici noi siamo oggi ben lieti e riconoscenti che possa inaugurarsi la nostra istituzione, mirava ad esplicare metodicamente il concetto di que’ corsi complementari, aggruppando con essi anche qualche altro insegnamento in forma di corso speciale, fra quelli ordinarî della facoltà, e costituendo del tutto insieme una Scuola economico-amministrativa: — nome, cotesto di scuola, che era destinato ad esprimere la coordinazione logica delle materie e l’unità razionale dell’ufficio; ma che ha forse indotto in qualcuno il sospetto che si trattasse di assai maggior cosa, e potesse per avventura andarne scemata la giusta competenza dell’istituto universitario della facoltà.

Oggi, e nella forma con cui il Decreto del 27 settembre decorso, riordina lo studio, serbando (poichè il nome non conta) la sostanza intera di quella scuola, qualsiasi dubbio di tal fatta sembra che dovrebbe andarne rimosso.

Oggi è la facoltà che vi presenta il corso come di sua propria ragione, è dessa che ne nomina d’anno in anno il direttore: semplice direttore di studî e nulla più. Gli insegnamenti son quelli che dianzi vi indicava come compresi nel regolamento; e giova altresì notare che già si professano, tutti od alcuni, alla Università nostra o ad altre del Regno.

Altri insegnamenti ordinari della facoltà intervengono soltanto per dare delle conferenze, che ogni insegnante può dare anche da sè.

La coordinazione anch’essa stava di già nel pensiero che ha suggerito l’introduzione di quei corsi nel Regolamento, e che li ha fatti corrispondere ai principali rami in cui si partisce la pubblica amministrazione.