Pagina:L'insegnamento politico-amministrativo.djvu/7

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cazione ed il gusto dei singoli alunni), e salva la mancanza del diritto costituzionale che ben si comprende, si avevano due corsi per la legislazione amministrativa e finanziaria; altri due per la scienza dell’amministrazione e delle finanze (quest’ultima come seconda parte della cattedra di economia politica); due corsi distinti di statistica, ed una cattedra di contabilità amministrativa e di Stato.

Noi, di rincontro, a parte l’economia politica, ed oggi la statistica (non ancora ammessa all’esame), avevamo, ed avremmo tuttavia senza i nuovi insegnamenti complementari, un corso unico di diritto amministrativo, il quale, per la ingente materia che s’intenderebbe dover comprendere (l’intera legislazione politica e finanziaria), e la scarsità dell’orario che gli può essere assegnato, si trova di necessità alquanto in angustia, e non potrebbe in tale riguardo rappresentare se non un corso, come dicesi, di istituzioni.

Il diritto, fra i suoi corsi ausiliari, ne ha uno di medicina legale, o forense; l’amministrazione, dal canto suo, profitterebbe di un corso d’igiene, o sanità pubblica; e questo pure lo si aveva a Padova ed a Pavia, Le due materie unite darebbero quella che in qualche luogo si chiamava la medicina pubblica, nel suo insieme completo.

Di ricambio, una facoltà che sia completa per il diritto, potrebbe presentare delle ridondanze, allorchè si volesse deciderne dal punto speciale di vista dell’amministrazione; la quale può anche passarsi di uno studio profondo del diritto antico e dei procedimenti forensi.

Tutto ciò viene ad assumere un’importanza anco maggiore, allorchè si guardi non soltanto alla qualità e materia dell’insegnamento, ma altresì, come accennava, all’indirizzo e allo spirito.