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2 L’arte della lana în Prato

suoi peculiari, intrinseci caratteri, acquistò naturalmente un grado di priorità sulle altre industrie.

L’arte del tesser lana la ritroviamo infatti rinascente in Italia nel X secolo. Ma, prima ancora, nel secolo IX, a Firenze ed a Lucca si tessevano lane per usi domestici in conventi di religiose.

Prato sorse nel secolo XI, in quell’epoca felice in cui il gran rimescolio economico civile portava individui e famiglie a ramingare da un posto all’altro per avere agio di esperire le fattive attività di tutti col maggior vantaggio possibile; e vera figlia di tali tempi, ne ebbe e ne conserva tuttora l’impronta topografica. Infatti, l’essersi adagiata su un lembo di pianura, allo sbocco di una strada, quella della Val di Bisenzio, in comunicazione colla gran Valle del Po, in riva ad un fiume che apparve subito utile e necessario per le acque all’industria, accrebbe lo Spirito lavoratore e intraprendente dei suoi fondatori (1).

Il primo documento fin qui conosciuto dell’esistenza dell’industria laniera in Prato rimonta al 1108 (2), cioè

(») Anche il terriccio argilloso dei Galceti (località vicina alla Città) che ha proprietà detergenti e filtranti, dicevasi, tanto spiccate da non trovarne facilmente di eguale, vuolsi da molti che fosse una causa importante che promuovesse il lanificio pratese. Fatto certissimo è che fino da tempo immemorabile le Gualchiere di qui se ne servirono con immenso vantaggio, perchè pare anche che per esso si ottenesse lavoro di gualcatura di purgo ine vidiato altrove; e il Comune ben presto se ne fece una redditizia privativa.

Tanto l’uso di questa terra, quanto la tassa comunale per A di È commisurata alla quantità, sono durate fino quasi ai nostri tem e si quando cioè si cominciò ad usare le moderne liscive, a

(2) Il documento di questa Gualchiera trovasi. nell’Archivio di Stato di Firenze proveniente dalla Propositura di Prato. Il Ch.mo Prof, GIULIO GranI di venerata memoria, nell’Archivio Storico Pratese (Fascicolo II, pag. 78) gli assegna la data del 1108, correggendola allo stile moderno. Il Davipsow — Storiu di Firenze (Firenze 1907) — copia fedelmente la data del documento come è, cioè del 1107 l’anno stesso in cui è tradizione che i Fiorentini imparassero a conoscere Prato, come chiaramente vedremo al Capo II.